| Ora tocca a me... speriamo che vi piaccia!!! lo so che potevo fare davvero di meglio...
Da sempre l’inferno e il paradiso combattono per il predominio sulla terra, e sulle creature che ci abitano. È una battaglia più antica perfino del mondo stesso. Da innumerevoli millenni le forze degli inferi, che nelle ere primordiali si erano ribellate alle schiere celesti meritando la dannazione eterna, lottano senza sosta contro i sommi arcangeli guerrieri, nel tentativo di annientare la forza nemica. Ogni colpo di spada precedeva la sua parata, così come di ogni incantesimo si conosceva sempre il controincantesimo… Alla fine i due eserciti stipularono una tregua, secondo cui ci si limitava al “vivere e lasciar vivere”. La tregua tuttavia durò per pochi secoli… perché un giorno venne creato l’uomo, somma creatura divina con il dono del libero arbitrio, di cui i demoni degli inferi erano estremamente invidiosi. Le forze dell’abisso decisero pertanto di rompere questa tregua, opprimendo la creatura più cara a Dio con ogni sorta di flagello: instillavano nell’uomo ogni sorta di nefandezza che l’avrebbe spinto, a causa della caducità delle sue membra, a cadere nel peccato, rinnegando e maledicendo Colui che l’aveva creato. Nacque così l’odio umano, che condusse gli uomini a combattersi l’un l’altro. Le guerre comportavano la distruzione di tutto, e così ben presto il mondo degli uomini conobbe la carestia e la fame. A causa della denutrizione e dell’estrema povertà sorsero pestilenze che decimarono i pochi sopravvissuti. Fiera camminava la Nera Signora brandendo la sua falce, mietendo le vittime di cui si sarebbe nutrita. La situazione, per fortuna, non rimase sempre così tragica: molte persone erano stufe di questo vivere eternamente in guerra, e iniziarono un lento processo di civilizzazione. Alcuni millenni passarono da quel giorno, arrivando fino alla nostra epoca. Le forze celesti, così come quelle infernali, non hanno mai smesso di combattere fra di loro: hanno soltanto spostato il campo di battaglia, dai piani astrali al pianeta abitato dagli uomini. I demoni flagellavano l’uomo mentre gli angeli tentavano di proteggerli. Questa è infatti la società moderna, in cui uomini buoni e pacifici convivono con esseri spietati che pensano solo a danneggiare il prossimo. Nel ventesimo secolo le forze dell’abisso si stancarono di questa situazione di eterna parità, ed inflissero un durissimo colpo all’esercito celeste: spinsero l’uomo verso il baratro, la prima ma soprattutto la seconda guerra mondiale, dove non morirono soltanto gli eserciti ma soprattutto i civili, sterminati come fossero bestie. Una profonda spaccatura percorse il mondo: venne innalzato un muro che separò il pianeta, tra quelli che stavano a sinistra e quelli a destra. La speranza, ormai, era perduta. Tutti compresero che ormai le forze celesti erano stremate, e che la battaglia finale stava per essere vinta dal male. Il che era vero. Tuttavia, un’ultima carta venne giocata: nell’anno che gli uomini identificherebbero come “1986 dopo Cristo”, nacque una bimba, nella penisola italica, nei cui occhi risplendeva quella luce che si nota negli occhi di chi nasce per compiere grandi destini. Alessandra Mastronardi fu il suo nome, e fu la carta vincente per ristabilire l’equilibrio delle cose, turbato dai terribili eventi del ventesimo secolo. Tutti coloro che guardavano Alessandra negli occhi, ne restavano affascinati: non era possibile resistere al suo sguardo semplice e delicato. Un dono fu dato a questa ragazza dall’esercito dei cieli: la luce angelica nel suo sorriso. Quando lei avrebbe sorriso, avrebbe mostrato agli uomini la luce e la gioia del paradiso, e della gloria che sarebbe stata loro riservata se avessero imparato ad amarsi e a rispettarsi l’un l’altro. I risultati non si fecero attendere: appena tre anni dopo la nascita di Alessandra, venne abbattuto il pesante muro che spaccava il mondo a metà, così come in quel periodo riuscirono ad affermarsi i primi movimenti che parlavano di “integrazione multiculturale” e di “dialogo tra culture diverse”. C’è chi afferma che tutta questa storia sia solo una superstizione e che i fatti accaduti dopo il 1986 siano solo delle mere coincidenze, ma io non credo. Ad ogni modo, certo non basterà il sorriso di una semplice ragazza a cambiare il mondo intero, ma di sicuro chi ha incontrato il suo sguardo, come me, non può che testimoniare che c’è qualcosa di sovrannaturale e di divinamente magico nel suo parlare, nel suo muoversi, nel suo sorridere alla gente… Forse basta davvero soltanto un sorriso, un semplice sorriso, per cambiare una vita intera… GRAZIE, ALESSANDRA, PER AVERCELO INSEGNATO!!!
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