Meditazioni!

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Cris82
view post Posted on 4/3/2007, 11:43




Vorrei meditare con chi ne ha voglia su questa frase. Cosa significa per voi:" La vostra libertà è la vostra debolezza".
Siete d'accordo con questa affermazione?
Specifico che la libertà nell'espressione va intesa come libero arbitrio, libertà di scelta, non tanto come libertà fisica o psicologica(ad es. non sottomissione in qualsiasi forma al potere di un'altra persona) anche se a volte l'una può dipendere dall'altra.
Io credo che il concetto di libertà sia pericolosa...pericolosa se non si hanno determinati punti di riferimento, dei valori,delle idee, oltre le quali non si può andare. La libertà è positiva certo, ma anche l'obbedienza no? Anche il non essere sempre e cmq in balia dei propri stati d'animo. Non so dire se in assoluto sono d'accordo con questa frase, ciò che vedo in giro però è che si va sempre più verso l'idea: "faccio quello che mi sento....". E questo è pericoloso, perchè il cuore dell'uomo è un abisso.
Voglio condividere con voi un fatto che può sembrare banale, ma con il quale proprio ieri ho sperimentato la verità di quella frase, e non credo sia successo casualmente, perchè proprio su quella frase riflettevo poco prima che succedesse il "fatto". Dunque,ero appena uscito dalla GS con la mia ragazza e avevo finito di caricare le buste in macchina, quando lei si è accorta che in fondo al carrello era rimasto lo spazzolino da denti, che quasi non si notava per il colore della piccola confezione simile al carrello. Difficile che fosse caduto fuori da una busta, poi nè io nè lei ci ricordavamo di averlo messo in busta. Era evidente che l'avevamo "passato"dentro al carrello senza pagarlo, involontariamente. La mia ragazza mi chiese se volevo ritornare dentro e io le risposi, a tutta prima, che non era importante. Non so come mi venne sta' risposta, poichè non mi appartiene, però c'erano diversi fattori che potevano tentarmi di andare via senza pagare: il fatto che già stavamo fuori pronti a partire, che in fondo si trattava solo di uno spazzolino da 2 euro, che il fatto di rientrare a pagare una cosa dopo averla "fatta franca" poteva provocare reazioni opposte da parte di qualcuno. Vedete a che punto si fa distorcere a volte il modo di pensare e agire, a causa dell'ambiente in cui si vive, tanto che invece di venirti la crisi di coscienza se non ti comporti bene, ti viene la crisi se vuoi comportarti correttamente. Tutte queste considerazioni l'avrò fatte in qualche frazione di secondo, poi ho preso una decisione: ho controllato e ricontrollato lo scontrino per verificare che lo spazzolino non fosse stato battuto e sono rientrato dentro a pagarlo. Può sembrare una banalità, ripeto,ma è stata una scelta. Dal momento in cui ho preso consapevolezza che quell'oggetto non era pagato, ero libero di pagarlo o di fare la scelta opposta, che era molto più semplice. Mi ha sostenuto contro l'iniziale pigrizia o menefreghismo, la consapevolezza che quella mancanza sarebbe stata pur sempre un furto. Perchè un furto piccolo o grande, è sempre un furto, e da un male piccolo si passa facilmente ad uno grande. Perchè giustificando il piccolo si finisce per giustificare il grande.
Se la libertà fosse qualcosa di assoluto, si potrebbe sotenere che sarebbe stata giusta anche la scelta di non tornare indietro a pagare. Una scelta costituisce sempre una prerogativa nostra personale, ma non per questo significa che sia indifferente l'esito della nostra scelta.
In questo senso,credere invece che si sia liberi di fare qualunque scelta costituisce una debolezza, perchè si rischia di cadere nella tentazione della pigrizia, del menefreghismo, della scorrettezza, dell'egoismo ecc,, scambiandoli magari per indipendenza, vantaggio personale, fino al potere di decidere il bene e il male. Tutti gli uomini possono convivere bene nella società se imparano(e crescendo non dimenticano o minimizzano)parole come onestà,rispetto, umiltà, in cui è racchiuso un intero mondo che non è astratto o fatto di grandi azioni, ma si concretizza ogni giorno anche nei comportamenti che possono sembrare banali, ma che distinguono il nostro stare in società, il nostro rapportarci agli altri, influenzando la nostra vita e quella altrui.
 
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Thargash
view post Posted on 5/3/2007, 08:45




La libertà è un valore importantissimo per noi, e in tutta sincerità penso che nessuno di noi ne sappia parlare correttamente in quanto nessuno di noi è mai stato schiavo o oppresso o gli è stata negata la dignità. Riguardo la storia della spesa, la tua decisione, Cris, è stata dettata solo dal tuo buonsenso e dalla tua correttezza e legalità. Questo significa che sei capace di gestire la libertà. Tuttavia quando la libertà, come hai detto te, si trasforma in voglia di fare del male agli altri, allora diventa peggiore di qualsiasi schiavitù, in quanto le vittime diventano schiave del loro cinismo, della loro paura e della loro diffidenza, mentre i criminali diventano schiavi dei loro atti, costantemente insoddisfatti di ciò che sono. Si deve perciò, a mio avviso, stabilire un limite alla libertà, che secondo me deve essere totale, ma deve finire nel momento in cui si lede la libertà degli altri. La nostra libertà, quindi, dovrebbe finire dove inizia la libertà degli altri. Questo è ciò che penso.
 
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Cris82
view post Posted on 5/3/2007, 12:55




Certamente....poichè la libertà si esercita nei rapporti tra gli esseri umani, ogni persona ha il diritto di essere riconosciuta come libera e responsabile, perciò tutti hanno verso ciascuno il dovere di questo rispetto. Il diritto all'esercizio della libertà è altrettanto certamente(come dici anche tu)un'esigenza inseparabile dalla dignità della persona umana, particolarmente in campo morale(questo è alla base pure dell'articolo1 della Costituzione italiana).
La libertà è un dono, forse il più grande dono che noi persone libere(senza guerre in casa, senza la paura che qualcuno ci venga a bussare alla porta e prelevare)forse non sempre apprezziamo abbastanza, specie quando ne abusiamo tanto da andare anche oltre le leggi di civile convivenza, le quali in effetti, non ci vorrebbero in un mondo ideale in cui fossimo tutti responsabili, oltre che liberi. La libertà rende l'uomo responsabile dei suoi atti, nella misura in cui sono volontari. Quanto più si fa il bene, tanto più si diventa liberi e non vi è vera libertà se non al servizio del bene e della giustizia. La scelta della disobbedienza e del male è un abuso della libertà e conduce alla schiavitù del peccato.
E' altrettanto vero che se la libertà comporta degli "obblighi" o cmq dei "servizi" o "doveri", questi non sono gravosi, non sono assillanti, ma sono cose che noi stessi dovremmo desiderare. Non è che dobbiamo essere i benefattori del mondo, basterebbe già che ci comportassimo nel senso di essere onesti e rispettosi, senza danneggiare nessuno. Questo richiede davvero un minimo sforzo che,ripeto, non dovrebbe neppure essere visto come tale. Poi certo si può fare un passo in più in positivo, cioè limitare un pochino in più la nostra libertà(ma è solo una limitazione apparente)nel senso di dedicare volutamente più tempo agli altri, più spazio ai problemi degli altri invece che solo ai nostri,ma questo nessuno ce l'impone, è una nostra scelta di volontà che ci rende maggiormente liberi.
 
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Thargash
view post Posted on 6/3/2007, 08:34




Hai detto tutto tu... concordo al 100%... riassumerei tutto il discorso in questa piccola proposizione: l'anarchia porta solo ad una schiavitù peggiore delle catene.
 
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*Katrin*
view post Posted on 7/3/2007, 20:34




Sono contenta che si possano fare dei discorsi così complessi e filosofici.... non c'è davvero forum meglio di questo :D
Io non mi pronuncio perchè le mie opinioni non arriverebbero confronto con le vostre...
Grandi ragazzi... due menti fantastiche...
 
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4 replies since 4/3/2007, 11:43   247 views
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